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09/07/2021
Melaminico: che cos’è?
Se un tempo i mobili venivano forgiati quasi esclusivamente in legno massiccio, oggi sono davvero pochi i prodotti realizzati in questa maniera, quasi sempre si ricorre a materiali di nuova generazione ed il melaminico è appunto uno di quelli attualmente più gettonati. Le motivazioni di questo cambio di rotta sono innumerevoli: a partire ovviamente dal fatto che la produzione oramai non è più artigianale ma industrializzata e su vasta scala, ma anche perché i mobilieri con il passare del tempo hanno cercato sempre di migliorare le loro proposte e di abbassare i costi, non solo quelli legati alla realizzazione del prodotto, bensì anche quelli esposti all’utente finale, invogliandolo così all’acquisto. Senza contare che i mobili moderni sono più leggeri, più resistenti, più facilmente manutenibili e più versatili. La tecnologia si evolve e di pari passo evolvono anche i materiali usati per l’arredamento e per i rivestimenti di casa. Il melaminico presenta numerosi pregi: dura molto a lungo e si graffia difficilmente, così come è molto raro che si macchi o si danneggi in alcun modo, è resistente all’umidità e non teme infiltrazioni. Queste caratteristiche unite al fatto che si tratta di un materiale estremamente economico e versatile, che può essere impiegato in qualunque ambiente di casa, lo rende davvero perfetto per svariati usi. Tecnicamente parlando il melaminico fa parte della famiglia dei pannelli nobilitati, in quanto si compone di varie lastre in legno truciolare, che vengono poi rivestite per l’appunto con una carta impregnata di resina melaminica, estremamente sottile e di materiale sintetico. I rivestimenti disponibili sono pressoché infiniti sia per ciò che concerne le colorazioni, potendo scegliere tra tutte le gamme cromatiche e le tonalità immaginabili, sia per quanto riguarda le texture, alcune delle quali imitano perfettamente le caratteristiche di altri materiali, compreso il legno con le sue venature.
Una delle domande che ci si pone con maggior frequenza riguarda le differenze che ci sono tra il laminato ed il melamico, che spesso vengono erroneamente confusi l’uno con l’altro. Il laminato, come dice il nome stesso, deriva da una serie di processi di laminazione ed in genere viene utilizzato per rivestire pannelli lignei, come quelli realizzati in tamburato, in truciolare, o in Mdf; in alcuni cadi poi il laminato, se di spessore consono, può venir usato anche in forma strutturale, ovvero senza la presenza di alcun pannello di supporto. Il melaminico serve anch’esso per rivestire pannelli realizzati con derivati del legno, ma rispetto ai fogli di laminato ha innanzitutto uno spessore inferiore e richiede altri tipi di lavorazioni; di conseguenza anche la resistenza del melaminico è minore rispetto a quella del laminato, nonostante sia anch’esso un materiale solido e duraturo, che peraltro nel corso degli ultimi anni ha saputo evolversi in maniera significativa sia in termini estetici che pratici.
La cura del melaminico